venerdì 20 dicembre 2013

La seconda nascita del Chiostro della Pace - UniSa

Il 15 ottobre 2013 è stato ri-inaugurato il Chiostro della Pace, nel campus dell'Università degli Studi di Salerno a Fisciano. Innanzitutto, il Chiostro della Pace è una struttura progettata dall'architetto Ettore Sottsass jr. con la collaborazione artistica di Enzo Cucchi, importante protagonista della transavanguardia, che ha invece curato le sculture interne. Come si legge nel sito ufficiale (chiostrodellapace.it) il Chiostro è stato realizzato nel 2005 ed «è stato concepito come dialogo tra arte e architettura e si pone come caso esemplare di “arte pubblica” che vuole promuovere i valori collettivi della vita associata». In particolare l'opera si presenta «a pianta rettangolare di dimensioni ridotte, 21 metri per 30. Il Chiostro è leggermente sollevato da terra e poggia su un basamento rivestito di ardesia. La copertura dei percorsi, scanditi da sedute di legno, è costituita da quattro lunghe piastre, inclinate e incastrate come origami. Il tetto è sorretto da una struttura metallica che poggia su grossi pilastri circolari rivestiti con conci di terrazzo, realizzati con pietre grigie, blu, nere e bianche e posati a giunti sfalsati. La struttura perimetrale è costituita da muretti rivestiti in ceramica bianca. I rivestimenti della copertura e dei muretti sono in gres porcellanato ceramica Vogue. Il centro del Chiostro ospita un prato verde e due ulivi mediterranei». Invece le quattro "sculture-fontana" realizzate da Enzo Cucchi (Sfera con teschi, Testa di cavallo, Montagna con teschi, Busto di uomo supino) sono «sistemate in alloggiamenti aperti nel muro di cinta (la Testa di cavallo e Busto di uomo supino) e in vere e proprie interruzioni del corridoio (la Sfera e la Montagna) che le rendono visibili anche dall'esterno. Le sculture, in terracotta dipinta a smalto, ceramica invetriata e fibra di vetroresina esprimono, per temi e materiali, gran parte del repertorio iconografico di Cucchi. Un repertorio che Cucchi, realista e visionario, ha mutuato dai ricordi della sua terra d’origine, le Marche e che si ispira alla statuaria classica, alla rappresentazione allegorica, alla vita e alla morte. Qui, nell'architettura di Sottsass e in accordo con il sentimento del luogo, Cucchi ha fornito alle quattro "sculture-fontana" una storia e un luogo nuovi, convinto che l’ambiente culturale in cui l’opera d’arte è inserita ne determina il valore e il significato».
Un'opera di grande importanza per il campus e per coloro che lo abitano ogni giorno, anche se spesso non sono neanche a conoscenza della sua esistenza. Il progetto è stato anche premiato nel 2008 alla Triennale di Milano con il PAALMA (Premio Artista+Architetto La Marrana Arteambientale), e nonostante questo in pochi anni ha subito vari atti vandalici che hanno compromesso la corretta lettura dell'ambiente. Proprio per questo nel 2013 è stata promossa dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell'Università di Salerno una campagna di recupero dell'opera. Le attività sono state coordinate dalla Prof.ssa Maria Passaro e ad occuparsi degli interventi di restauro è stato Antonio Rava.
Il Chiostro è tornato quindi alla sua funzione primaria di comunione tra arte, architettura e ambiente, luogo in cui si può favorire l'incontro non solo tra studenti ma anche tra quest'ultimi e i professori (come è stato anche dichiarato durante la cerimonia di inaugurazione). Un'opportunità di crescita culturale per tutti che non va più trascurata. 
In occasione della rinascita del Chiostro è stato anche bandito un concorso di scrittura creativa e fotografia, intitolato appunto "InChiostro" (per il regolamento clicca qui), incentrato sulle varie opere d'arte contemporanea presenti nel campus.
Il Chiostro inoltre si propone come veicolo di comunicazione non solo fisicamente ma anche con una fitta rete di canali sul web: un canale su Youtube, una pagina su Facebook, una sezione su Wikipedia ed è presente infine anche su Google Maps!
È proprio il caso di dirlo, lunga vita al Chiostro della Pace!

Annapaola Di Maio

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